Prima o dopo, l’abbiamo pensato tutti. Mentre le bacheche dei nostri giornali si riempivano con le meraviglie scritte dall’intelligenza artificiale di ChatGPT era inevitabile chiedersi se l’intelligenza artificiale prima o dopo sarebbe stata in grado anche di scrivere articoli di giornale. Forse un giorno succederà davvero, ma non sarà ora e soprattutto non sarà con ChatGPT.
1. Cosa state leggendo
Disclaimer. Questo è un blog personale pensato, sviluppato e scritto da Valerio Berra, qui trovate la mia bio. Se vi piace questo articolo e volete condividerlo vi ringrazio, se volete copiarlo vi vengo a cercare. La lettura di questo testo non concede (ancora) crediti formativi.
2. Come funziona ChatGPT
ChatGPT è un’intelligenza artificiale specializzata nella creazione di testi. Funziona tramite input: si scrive una richiesta e lei cerca di soddisfarla. Possiamo chiedergli di pensare a una ricetta con quello che abbiamo in frigo, possiamo fargli scrivere una bio di Tinder partendo dalle nostre caratteristiche, possiamo anche chiedere di scrivere linee di codice per programmi semplici.
È stata sviluppata da OpenAi, un’organizzazione nata senza scopo di lucro tra i cui fondatori c’è anche Elon Musk. ChatGPT assorbe e rielabora testi a partire da un enorme volume di dati che sono aggiornati fino a dicembre 2021. Con il tempo e con le richieste affina le sue modalità di ricerca e la composizione dei suoi testi ma non assimila nuove informazioni.
C’è poi un altro limite di ChatGPT che forse è sfuggito a qualche collega: non è fatta per sviluppare un pensiero autonomo. È una macchina che processa informazioni da un archivio e le riproduce in forma testuale, non pensa, non ha idee e non ha coscienza di se stessa.
3. La vera morte della Regina Elisabetta II
La prima prova con cui ho voluto testare ChatGPT è abbastanza semplice. Il giorno in cui è morta la Regina Elisabetta II tutte le redazioni hanno potuto sfoderare i coccodrilli che tenevano da almeno dieci anni nei loro archivi. A due minuti dalla diffusione della notizia c’era già tutto: video, long form, analisi, commenti, le gallery con i corgy, i cappelli appariscenti, gli incontri famosi e tutto il pacchetto completo di ricordi.
Ho provato a fare un’ipotesi. Mettiamo che lo stesso giorno in cui è morta la Regina Elisabetta II mi fossi ritrovato in un piccolo progetto editoriale varato la settimana prima. Nessun archivio di coccodrilli, pochi colleghi a disposizione. Eppure il nuovo giornale è un all news e non può rinunciare a coprire un evento così importante. Bisogna uscire lo stesso con l’articolo sulla morte della Regina e bisogna farlo bene.
Consapevole che le informazioni più aggiornate su ChatGPT risalgono al dicembre 2021 ho provato quindi a usare questa intelligenza artificiale per costruire qualche paragrafo di background, quel lavoro di ricerca, di scelta del materiale e di elaborazione che porta via più tempo nella costruzione dell’articolo. L’esempio sembra ottimo, temo siano pochi gli argomenti su cui sul web si possono trovare più informazioni della defunta sovrana. Questo è il risultato.
Scrivi un paragrafo da circa 100 parole sull’incoronazione della Regina Elisabetta II
L’incoronazione della Regina Elisabetta II si è tenuta il 2 giugno 1953 nella Cattedrale di Westminster a Londra, Inghilterra. La cerimonia, che è durata circa tre ore, è stata trasmessa in diretta televisiva e radiofonica in tutto il mondo, diventando uno degli eventi più seguiti della storia della televisione. La regina, che all’epoca aveva 27 anni, era diventata sovrana il giorno precedente, alla morte del padre, il Re Giorgio VI. All’incoronazione hanno partecipato circa 8.000 invitati, tra cui rappresentanti di tutte le nazioni del Commonwealth, oltre a capi di stato e dignitari di molti altri paesi.
Il risultato è stato immediato. ChatGPT ha scritto tutto in una manciata di secondi. Ma c’è un problema. Nel paragrafo che abbiamo chiesto è ci sono tantissimi dettagli. Io non mi occupo di Royal Family, mi sembrano tutti verosimili. Ma una cosa è abbastanza sospetta: anche se negli anni ’50 la Corona aveva un potere diverso rispetto ad ora, sembra difficile che una cerimonia così complessa come l’incoronazione della Regina Elisabetta possa essere stata organizzata in un giorno solo.
E in effetti non è andata proprio così. La Regina Elisabetta II è diventata sovrana alla morte del padre Giorgio VI ma questo è avvenuto un anno prima, il 6 febbraio del 1952. Esattamente come ora è successo con Carlo III, anche lui è già sovrano ma per la sua incoronazione ufficiale bisognerà aspettare ancora diversi mesi.
4. La finta morte della Regina Elisabetta II
ChatGPT non dice di no. Gli chiedi una cosa e la compila. Questo però è anche il suo limite, visto che nel momento in cui non sa le cose, semplicemente le inventa. E ovviamente non lo segnala. Per capire meglio questo aspetto ho provato a chiedergli una cosa che sicuramente non poteva sapere: la morte della Regina Elisabetta II, avvenuta l’8 settembre del 2022. Un evento troppo recente perché fosse nell’archivio di questa intelligenza artificiale.
Scrivi un paragrafo da 100 parole sulla morte della Regina Elisabetta II
La morte della Regina Elisabetta II, avvenuta il 6 aprile 2023 all’età di 97 anni, ha causato una grande commozione in tutto il mondo. La regina, che era salita al trono nel 1952, era diventata la sovrana più longeva della storia del Regno Unito e aveva regnato per oltre 70 anni, diventando un simbolo di stabilità e di continuità in un’era di rapidi cambiamenti. La notizia della sua morte è stata diffusa dai media di tutto il mondo e ha suscitato reazioni di cordoglio e di rispetto da parte di capi di stato, di personalità pubbliche e di semplici cittadini.
Bellissimo e commovente. Peccato che ovviamente la Regina non abbiamo mai visto l’inizio del 2023. Ad essere pignoli non è chiaro perché in questa risposta abbia indicato, giustamente, che la Elisabetta II è diventata sovrana nel 1952 e in quella prima abbia sbagliato la data. Quello che importa però è che non trovando l’informazione che cercava, ChatGPT semplicemente ne ha inventata un’altra. Il testo è credibile ma non è accurato. È questo è un problema.
5. Le biografie di uomini non illustri
L’unico modo per usare ChatGPT quindi e chiederle di scrivere testi su argomenti che conosciamo nel dettaglio, così da poter correggere qualsiasi particolare. Non esattamente l’alleato migliore quando abbiamo bisogno di velocizzare il lavoro. Se però fino a questo momento ChatGPT ha inventato alcuni dati pubblicando testi sostanzialmente accurati, ora vedremo che la sua capacità di immaginazione è superiore alle aspettative.
Dopo l’esempio della Regina Elisabetta II, ho provato a chiedere a questa intelligenza artificiale di scrivere una breve biografia su un personaggio molto meno noto, con giusto qualche apparizione sui social e sui motori di ricerca. Ricostruire bio di personaggi non illustri, lo sappiamo, serve spesso, soprattutto per chi lavora con la cronaca nera. Per evitare di tirare sciagure al prossimo, ho scelto di chiedere a ChatGPT di scrivere la mia biografia.
Scrivi un articolo di giornale da 200 parole su Valerio Berra
Valerio Berra è un giovane architetto italiano, nato a Milano nel 1992. Dopo aver conseguito la laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano, ha iniziato a lavorare presso alcune delle più importanti aziende del settore, maturando una solida esperienza nella progettazione di edifici residenziali, commerciali e pubblici.
Berra si è distinto per il suo approccio innovativo alla progettazione, che mira a creare edifici funzionali ed esteticamente piacevoli, ma anche sostenibili e in armonia con l’ambiente. Ha una particolare attenzione per l’utilizzo di materiali naturali e per il risparmio energetico, e si è già aggiudicato diversi premi per le sue opere.
Oltre alla progettazione, Berra è anche impegnato in attività di ricerca e di insegnamento, e ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate. La sua carriera è in rapido ascendere e si prevede che diventerà presto uno dei più importanti architetti della sua generazione.
Anche qui l’invenzione regna sovrana. Non c’è nessun Valerio Berra architetto nato nel 1992 e laureato al Politecnico di Milano. Non ha nessun approccio alla progettazione, non gliene frega nulla dell’ambiente ed essendo un ectoplasma sarà difficile per lui diventare uno degli architetti migliori della sua generazione. Ma questo non diciamolo a ChatGPT.
Ho replicato l’esperimento con diversi amici, alcuni lontani dai motori di ricerca, altri con parecchie citazioni su siti e social network. Il risultato è stato lo stesso con tutti, tant’è che con loro ho aperto una serie nelle nostre chat che abbiamo chiamato “Visti da ChatGPT”. Alla fine questa intelligenza artificiale è divertente, ma al momento non credo la prenderò come stagista.
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